
Durante la rivoluzione industriale, la produttività non era altro che la quantità di produzione di ogni lavoratore al giorno. Oggi parliamo sempre più spesso di produttività personale ma intendiamo lo stesso quanto lavoro riusciamo a fare nel minor tempo possibile. Ed è proprio da qui che nasce l’equazione della produttività.
L’equazione della produttività
Produttività = Produzione/Tempo
Molto semplice: più produciamo, più siamo produttivi e meno tempo ci impieghiamo, meglio è.
Queste però sono solo 2 componenti dell’equazione che lasciata così, risulterebbe incompleta. Infatti è importante riconoscere che bisogna essere produttivi per le cose giuste. Alcune volte vogliamo fare tante cose ma non tutte sono utili. Per questo motivo, l’equazione diventa:
Produttività = Produzione Utile/Tempo
Manca però l’ultima componente, forse la più importante: il fattore divertente.
Quando fai qualcosa che ti piace, non lo vedi più come lavoro. Non hai bisogno di motivazione, disciplina e forza di volontà perché ti stai divertendo. Così come non hai bisogno di motivarti per guardare Netflix perché è divertente, non hai bisogno di motivarti se fai qualcosa che ti appassiona. Ecco che l’equazione diventa:
Produttività = Produzione Utile/Tempo x Fattore Divertente
Sperando che tu stia ancora leggendo e non ti sia fatto annoiare da tutta questa matematica, direi di passare ad un altro concetto importantissimo:
Il modello mentale della produttività




Probabilmente ti starai chiedendo perché ho scritto “il pilota, l’aereo e l’ingegnere” nel titolo e dunque adesso ti spiegherò come essere produttivo usando questa semplice analogia.
Il Pilota
Il compito del pilota è stabilire la rotta dell’aereo, pilotarlo e capire in che direzione sta andando.
L’aereo
Il compito dell’aereo è quello di seguire il percorso, non deviare troppo, essere in grado di decollare/atterrare in modo efficiente ed in sicurezza
L’ingegnere
Il compito dell’ingegnere è accertarsi che l’aereo svolga le proprie attività in modo efficiente in termini di tempo. Deve anche accertersi che sia efficiente nei consumi (non deve bruciare troppa energia) e deve organizzare l’intero sistema.
Cosa significa tutto questo?
Spero tu abbia capito il paragone. Prova a guardare la produttività con questa mentalità:
- Sii il pilota per il 10% del tempo. Fissa degli obiettivi usando la tecnica SMART e pianifica le tue prossime mosse
- Sii l’aereo per l’80% del tempo. Lavora, lavora e lavora ancora. Esegui gli ordini del pilota e tieni in mente i tuoi obiettivi. Lavora ancora fino allo sfinimento.
- Sii l’ingegnere per il 10% del tempo. Se qualcosa va storto cerca di risolverlo. Organizzati in modo da non sprecare troppe energie e non perdere tempo in cose inutili
Tornando all’equazione della produttività possiamo dire che il pilota corrisponde alla componente “utile” perché ci assicura che ciò che facciamo è importante e non uno spreco di tempo.
L’aereo corrisponde alla “produzione” perché lavorando duro, otteniamo i risultati.
L’ingegnere solve problemi per essere più efficiente e corrisponde al “tempo” nell’equazione.




Conclusioni
In sostanza:
- Produttività = Produzione Utile / Tempo x Fattore Divertente
- Dobbiamo essere degli ottimi piloti ponendoci obiettivi utili e divertenti
- Non dobbiamo stancarci di essere l’aereo e dobbiamo lavorare e lavorare ancora
- Dobbiamo essere in grado di risolvere qualsiasi problema
- Non dobbiamo e non possiamo arrenderci per nessun motivo al mondo!
Grazie per aver letto: “Il pilota, l’aereo e l’ingegnere: l’equazione della produttività”! Spero di rivederti presto.
(Questo articolo è ispirato da un video di Ali Abdaal. Non ho inventato io l’equazione e l’analogia ma mi sembrava un ottimo concetto da condividere con voi. Clicca qui per il video originale in lingua inglese)