Non c’è ombra di dubbio, investire è difficile. La finanza è un mondo a parte ma ad essere sinceri, esiste un modo per farne parte. Infatti, studiando delle definizioni chiave, scommetto che sarai in grado di affrontare qualsiasi conversazione riguardo a finanza ed investimenti. Continua a leggere scoprire 15 parole per capire la finanza.
1. IPO
Initial Public Offering o IPO è semplicemente la quotazione in borsa. Comprende tutto il processo che intraprende un’azienda dal momento in cui decide di quotarsi (perché ha delle determinate caratteristiche) fino al giorno in cui vengono vendute le proprie quote sul mercato. In questo processo viene stabilito un prezzo di vendita al pubblico per azione e questo valore moltiplicato per il numero di azioni vendute, sarà la quantità di denaro raccolta dalla compagnia per finanziare le proprie operazioni.
2. Prodotti finanziari
Il prodotto finanziario è il motore dei mercati stessi. È infatti l’oggetto di contrattazione tra i vari operatori e l’esempio più come è quello dei titoli azionari. Anche le obbligazioni (titoli di debito emessi da una società o da un ente pubblico per finanziarsi) sono degli strumenti finanziari.
3. Titolo Azionario
Il titolo è la rappresentazione dell’azienda su cui tu investi. Tecnicamente, nel momento in cui possiedi un titolo azionario di una compagnia X, diventi (in piccola percentuale) proprietario di quell’azienda. Per questo motivo, i titoli azionari vengono anche chiamati “quote”. È anche importante sapere che il prezzo di un titolo azionario viene stabilito dalla domanda e dall’offerta quindi più è caro un titolo, più richiesta ci sarà per quel titolo (ma non significa necessariamente che sia migliore).
4. Valore intrinseco
In finanza, il valore intrinseco (detto anche valore fondamentale) fa riferimento al valore di una società, di un’azione, di una valuta o di un prodotto, determinato attraverso l’analisi fondamentale, senza alcun riferimento al suo valore di mercato. Spesso si distingue infatti tra prezzo di mercato e prezzo di valore. Come già detto, investire in un titolo significa diventare in parte prioritario e per questo motivo bisogna scegliere bene su cosa investire. Non vorrai mai diventare proprietario di un’azienda che sta fallendo ma di una che sta crescendo enormemente.
5. Day Trading
Alcuni investitori preferiscono comprare titoli a lungo termine ed aspettare che crescano negli anni per arricchirsi enormemente e per scegliere i loro titoli si affidano al valore intrinseco perché aiuta ad identificare quali aziende sopravviveranno tra 10, 20 e 30 anni. La pratica forse opposta con la quale si può investire, è il day trading. I prezzi dei titoli cambiano in base alla domanda ed alla offerta costantemente ogni ora. Per questo motivo, altri investitori preferiscono investire durante il giorno ad esempio comprando un titolo la mattina ad un prezzo basso ed aspettare che il pomeriggio cresca per rivenderlo. Ovviamente è molto più complicato perché non è facile prevedere come cambierà il prezzo di un titolo.

6. Capitalizzazione
La capitalizzazione di mercato è il valore di mercato delle azioni in circolazione di una società quotata in borsa. Si può calcolare facilmente moltiplicando il prezzo dell’azione per il numero di azioni in circolazione. È una formula matematica utile per confrontare diverse aziende su cui investire. Questo perché spesso si tende a pensare che maggiore sia il prezzo di un titolo, migliore sia l’investimento. Questo non è per niente vero ed è attraverso la capitalizzazione che ce ne rendiamo conto. Confrontare i valori per diverse azienda, ci dà anche un’idea della portata e della grandezza di quest’ultima, guidandoci ulteriormente nell’investimento.
7. Broker
Un broker è un professionista indipendente o una società che organizza ed esegue transazioni finanziarie per conto di terzi. Alcuni broker forniscono i dati di mercato e consigliano quali prodotti acquistare o vendere, a seconda che si tratti di intermediario full service o di sola esecuzione. Esistono anche piattaforme di brokeraggio online per chi non vuole affidarsi ad un consulente finanziario.
8. Indice azionario
Gli indici azionari (o Stock Indices) sintetizzano il valore di un paniere di azioni e le sue variazioni nel tempo. Il valore di un indice è dato dalla media ponderata dei prezzi dei titoli compresi nel portafoglio. Fra i più famosi ci sono l’S&P 500 Index, the Russell 2000 Index e molti altri. È il modo in cui la maggior parte delle persone inizia ad investire poiché è molto semplice e garantisce un ritorno modesto. Questo poiché sono una raccolta di diverse aziende e garantiscono un bilancio ed investimento sicuro. Ad esempio, il S&P 500 negli ultimi decenni ha avuto una media di crescita del 9.8% all’anno!
9. Azioni in circolazione
Di tutte le azioni che una compagnia prova a vendere, solo alcune entrano in circolazione. Molto semplicemente, devono essere approvate ed una volta approvate, si chiamano azioni in circolazione.
10. Dividendo
Parte di utile che viene consegnato da una società ai suoi azionisti per “premiarli” per aver investito su di loro. È una fonte di guadagno fissa e costante (spesso in crescita). Molti investitori cercano appositamente titoli con dei buoni dividendi proprio per la loro costanza ed il potenziale di guadagno.
11. Bull Market
Quando un mercato ha una tendenza al rialzo, si dice che il mercato è toro, quando invece tende al ribasso, si dice che è orso. Bull e bear, il toro e l’orso, sono da sempre i simboli del buon andamento (il toro: bull) o del cattivo andamento (l’orso: bear) dei titoli azionari.




12. EPS
Earnings per share o in italiano “utile per azione”, si riferisce ad una misura di utile netto disponibile per gli azionisti ordinari. Viene calcolato dividendo il profitto generato in un determinate periodo di tempo con il numero delle azioni in circolazione sul mercato nello stesso arco temporale.
13. PE Ratio
Il P/E è il rapporto tra stock price (P) ed earnings per share (E). È uno di quei dati che ci aiuta a comprendere meglio il valore di un’azienda. Questo valore indica quanti anni deve aspettare un investitore per riavere tutti i soldi investiti. Non ti confondere però perché, in generale, un P/E elevato suggerisce agli investitori una crescita degli utili più elevata in futuro rispetto alle società con un P/E inferiore. Un P/E basso può indicare che una società potrebbe essere attualmente sottovalutata o che i profitti dell’azienda dovrebbero diminuire.
Il P/E medio delle aziende nell’ultimo decennio è 15x. Le aziende davvero eccezionali (rendimenti molto elevati con una crescita degli utili costante) tendono a scambiare circa 20-25x il P/E. Come puoi vedere, valutare le azioni è come andare a fare la spesa. Si ottiene quello che si paga. Se desideri acquistare il prodotto migliore, probabilmente dovrai pagare di più per quello.
14. ROI
L’acronimo ROI significa Return on investment. Letteralmente “il ritorno dell’investimento” È una delle metriche più importanti utilizzata per misurare la probabilità di ottenere un guadagno dall’impiego di una somma di denaro in una specifica operazione. Nel caso della finanza, questa operazione è l’investimento stesso.
15. Diversificazione
La diversificazione è una strategia intuitiva che consiste nell’investire in più compagnie così da minimizzare i rischi degli investimenti. Anche se uno o due titoli vanno male, non perderai tutto. Il 90% dei vantaggi della diversificazione può essere ottenuto con un portafoglio di poco più di 20 azioni. Ciò significa che non devi neanche avere troppi investimenti contemporaneamente. Più diversifichi, meno sai di ogni investimento. La tua prima e la tua seconda idea saranno sempre migliori della tua centesima idea.
Grazie per aver letto fin qui, significa molto per me. Quale di questi termini hai imparato oggi e trovato utile? Fammelo sapere con un commento qua sotto.
Se sei particolarmente interessato all’argomento, leggi le 7 regole d’oro per investire in sicurezza.




Hai letto: “15 Parole per capire la finanza: spiegazione dei termini più complessi”. Spero di rivederti presto!